Bambini come "carne da cannone"

Carlo Panella: "Nell’aprile del 2003, l’inviato del Corriere della Sera, Lorenzo Cremonesi, arrivato a Baghdad dopo la caduta di Saddam Hussein, pubblicò un resoconto che spiegò bene la cinica speculazione jihadista della morte dei bambini. (...) Saddam Hussein obbligava infatti le famiglie dei piccoli deceduti per le cause più varie, a conservarne i corpi per mesi, in obitori dai frigoriferi malfunzionanti. Poi, a scadenza fissa, sotto gli occhi dei media, organizzava cortei di due-trecento piccole bare, macabre cerimonie di propaganda contro gli Usa. Un esempio dell’uso strumentale della morte dei bambini come formidabile strumento di propaganda per la “piazza araba”, punto forte della pratica politica del fondamentalismo..."
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