I bloggers in difesa di Israele nella guerra asimmetrica dei media minacciati di morte

RADIO RADICALE - Informazione Corretta: "Allbritton però dimentica la fondamentale distinzione che i governi americano e israeliano non hanno mai minacciato di morte i giornalisti e che il massimo che può capitare, se il rischio è quello di mettere a repentaglio la sicurezza o la vita di civili e militari, è il sequestro del filmato o delle fotografie) e dopo che alcuni blogger avevano scoperto le foto falsificate, la Reuters si è vista costretta a licenziare un suo free lance. (...)
Il blogger che aveva scoperto e per primo denunciato la falsificazione è stato minacciato di morte. (...)
Indovinate da chi? Da un altro dipendente della Reuters, anche lui, naturalmente, licenziato. (...)
Ad oggi, oltre naturalmente alla Reuters stessa e a qualche quotidiano stampato, non se ne trova traccia nei notiziari radiofonici e televisivi a parte la lodevolissima eccezione di Radio Radicale."
Renato Farina - LIBERO - Informazione Corretta: "Nasrallah invece è illustrato nelle forme splendenti di un'icona bizantina, dallo sguardo dolce e gli occhi sereni. La sintesi del suo pensiero è espressa con molta comprensione da Repuubblica: «Non distruggere lo Stato ebraico, ma versarne il sangue per costringerlo a concessioni».Unmoderato, non è vero? Per questo Vittorio Zucconi critica Israele in guerra: Gerusalemme non capisce che sarebbe il caso di mettersi d'accordo. È una brava persona, Nasrallah non vuole eliminarlo proprio del tutto, ma solo versarne il sangue. Che vampiro gentile. E che squallore."
Cremonesi intervista Lahoud - CORRIERE DELLA SERA - Informazione Corretta: "È convinto che l'Hezbollah sia «parte integrante dell'esercito libanese». Che per il cessate il fuoco non serva il suo disarmo, ma «l'immediato ritiro israeliano» e l'invio a sud del fiume Litani di 15.000 soldati regolari «a fianco dell'Hezbollah».
A sentire Émile Lahoud si capisce perché la pace resti lontana e quanto il Libano sia un Paese profondamente diviso"
L'accenno alla questionese palestinese va letto nei termini giusti: i palestinesi sono usati da Hezbollah per avere l'appoggio dei media, ma in Libano i palestinese sono volontariamente mantenuti in condizioni pessime, come potete leggere qui: Francesco Ruggeri citato da Rolli.
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