Blog di Roberto Blarasin, dedicato in particolare a Macerata, così come viene vista e vissuta dai Blarasin e dagli amici. Valgono le regole della comunicazione collaborativa: esplorare, comprendere, entrare in sintonia.

06 agosto 2006

Integrazione a partire dall'accettazione e condivisione dei nostri valori


Una buona legge sull’immigrazione deve prevedere il criterio che la concessione della cittadinanza non è automatica, bensì subordinata alla «verifica della reale integrazione linguistica e sociale dello straniero». In linea con il principio che la cittadinanza consta di «diritti e doveri».
Come abbiamo visto, anche un paese aperto come l'Olanda ha dovuto considerare tale criterio.

Le paure degli italiani - Corriere della Sera: "Perché sia chiaro che la legge sull’immigrazione non può e non deve essere appannaggio del governo o dell'opposizione, della sinistra o della destra, val la pena ricordare che fu un governo di centrosinistra guidato da Giulio Andreotti a varare nel 1992 la legge 91, in concomitanza con l'istituzione del ministero dell'Immigrazione affidato a Margherita Boniver, che innalzò il tetto da 5 a 10 anni per ottenere la cittadinanza. E che né la legge Turco-Napolitano del 1998 né la Bossi-Fini del 2002 ritennero di doverla modificare.
Di fatto si tratta quindi di un ritorno al passato, quando però la realtà complessiva dell’immigrazione era radicalmente diversa, certamente meno preoccupante. Il che può sembrare un azzardo. Sicuramente è una sfida a cui non possiamo sottrarci."

 
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