Blog di Roberto Blarasin, dedicato in particolare a Macerata, così come viene vista e vissuta dai Blarasin e dagli amici. Valgono le regole della comunicazione collaborativa: esplorare, comprendere, entrare in sintonia.

09 ottobre 2006

Libera espressione e libera persona contro la jihad dei taglialingua

"Ecco perché io difendo senza se e senza ma il diritto del Papa, Redeker, Theo van Gogh, Ayaan Hirsi Ali, Bernard Lewis, Daniel Pipes, ma anche di Dante, Voltaire e Mozart, nonché di Wafaa Sultan, Ibn Warraq, Sayyid al Qimni, Lafif Lakhdar e Said El Eshmawi di criticare l'islam e Maometto."
Magdi Allam - Corriere della Sera - La jihad dei taglialingua

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

si dice il Jihad.
ma lo volete capire o no?

21 novembre, 2006 13:05

 
Blogger Roberto Blarasin said...

Jihad (ǧihād جهاد) è una parola araba che deriva dalla radice "j-h-d" che significa "esercitare il massimo sforzo" o "combattere". La parola connota un ampio spettro di significati, dalla lotta interiore spirituale per attingere una perfetta fede fino alla guerra santa. In quanto termine istituzionale si raccomanda di conservare il genere maschile, originario arabo ("il" jihād), anche alla luce del suo primario significato letterale di "sforzo" o "impegno". Ciò consentirà inoltre di rendere invece femminile la parola ("la" jihād) quando si voglia parlare di un'organizzazione militante, tradizionalista o terrorista che faccia uso appropriato o strumentale di questo termine, intendendolo chiaramente come "guerra santa".

Grazie, anonimo, per la possibilità di approfondire. E' proprio per non offendere il jihad che sarebbe bene usare il termine al femminile.

21 novembre, 2006 17:29

 

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