200 contro Magdi Allam

Magdi Allam, editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera, autore di "Io amo l'Italia. Ma gli italiani la amano?" e di "Viva Israele". Nel suo ultimo libro scrive: "L'università italiana pullula di professori cresciuti all'ombra delle moschee dell'Ucoii, simpatizzanti coi Fratelli Musulmani, inconsapevolmente o irresponsabilmente collusi con la loro ideologia di morte". Ciò ha fatto bruciare la coda a circa 200 intellettuali, capitanati dal professore di lingua araba Paolo Branca (il quale tra l'altro propaganda l'insegnamento dell'arabo - non dell'italiano - agli extracomunitari allo scopo di facilitarne l'integrazione), i quali fanno firmato un appello contro Magdi Allam. A mio avviso tale appello non fa altro che confermare ciò che Allam sostiene. Si può essere d'accordo o meno con Magdi Allam, ma raccogliere delle firme contro una persona è indice di forte intolleranza ed è pericoloso. In particolare se il bersaglio è già oggetto di minacce e vive sotto protezione. Le battaglie per i contenuti si fanno in altro modo.
Links: Articolo di Pierluigi Battista.
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