Per D'Avanzo Osama è come Gandhi?

In occasione della riapparizione di Bin Laden, vorrei ricordare l'editoriale di D'avanzo pubblicato in prima pagina di Repubblica il 4 ottobre 2005:
Osama Bin Laden non è il terrorista apocalittico o il Satana narcisistico della vulgata, ma un leader che fa quel che dice e crede in quel che fa; una "guida" che non vuole cancellare la nostra democrazia, ma scoraggiarci con le armi dal distruggere le cose che l'islam ama; un uomo che sta vincendo la guerra non con il terrore, ma con le parole di una politica che conquista disastrosamente "il cuore e la mente".Secondo me tale giudizio è un ottimo esempio del modo perverso in cui si può amoreggiare con il male o con il totalitarismo. Un pò come parlano quei dolcissimi e perbenissimi invasati di alcune sette religiose, che ti fanno una carezza con il rosario e ti fulminano con lo sguardo.
Etichette: informazione, politica
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