Terrorismo islamico: nelle Marche il rischio maggiore
Secondo l'ultimo rapporto del SISDE al parlamento, la componente sunnita sta rapidamente ampliando la sua rete nell'area centro-settentrionale: Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli e soprattutto Marche. Non è una sorpresa per noi maceratesi: è sufficiente ripensare al progetto della moschea a Corridonia, che l'ex sindaco avrebbe voluto portare avanti.
Nel rapporto si fa riferimento ad esempio alla moschea di Fermo e alla moschea di Porto Recanati, in relazione alla quale è scritto che si sospettano attività illecite per il reperimento di fondi a favore di un movimento pakistano. Vengono nominate associazioni probabilmente implicate in raccolta di fondi "sporchi", spacciati per aiuti umanitari e che invece vanno a finanziare il terrorismo islamico.
Dopo gli ultimi arresti alla moschea di Ponte Felcino è fondamentale aprire gli occhi e agire dove serve. Isolare i criminali al fine di proteggere noi e gli islamici moderati.
Consiglio anche la lettura dell'articolo di ieri di Magdi Allam sui predicatori dell'odio.
Etichette: immigrazione, macerata, politica
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